(parole di Roberto Kunstler)
Uno di noi si chiamava Priamo
Uno che già conosceva il mare
Conosceva le isole
I gabbiani e le scogliere
Sognava un giorno di partire
E lo presero le navi
Col vento caldo all'imbrunire
Salutavano l'Oriente
Gli avori e le comete
Si riparavano nei porti
E conoscevano la gente
Tanta gente e ancora gente
E tu li rivedrai...
Negli occhi suoi rivedrai quel vento
Vento che parla di un altro mare
Poche ombre nel mattino
Su una terra sconosciuta
Dove il sole ti accarezza
E gentile è la natura
E vide laghi e poi montagne e fiumi da inseguire
Che parlavano di un tempo che era da venire
Di un solo Dio che univa i cuori in tutto l'universo
Amore senza fine e senza tempo
Forse anche tu sei quel marinaio
Su questo oceano di giorni ed ore
Ma se ascolterai il tuo cuore
E la voce di quel vento
Ti dirà senza parole
Di un amore senza tempo
E sulla strada troverai segnali da seguire
Una leggenda antica che ti dice di partire
Verso quel sogno che da qui è soltanto un abbagliare
Di luci ora sepolte sul fondale