A quel dio minorenne, per quella dea minorenne voglio che il tempo fermi la sua corsa e i loro volti non invecchino mai voglio che l'anima rimanga sulla tela come quella di Dorian Gray. Voglio un mondo minorenne. Entra, sei il benvenuto nella mia stanza dei giochi è una piccola, piccola stanza ma mi protegge dai mostri. Ma come sempre arrivano i nostri a massacrare gli indiani ma io ho sempre il mio arco e le frecce, se no ci sono le mani. Ehi, ehi tu non farmi uscire, no, non ci provare io non ci riuscirei, fuori c'è il mondo con le sue paure, le lascio volentieri a te. Voglio un mondo minorenne. La vita è come la scala di un pollaio una scaletta a pioli è corta, sporca e quando cadi giù si cade sempre da soli. Ma a te che sei fuori non ti voglio spaventare ti metteresti a sparare io nella mia stanza mi posso esercitare io mi posso sfogare? Ehi, ehi prova un po' a picchiare su una batteria dal ritmo fatti trascinare via scaccia la violenza via dai tuoi pensieri e tornerai pulito come ieri. Dentro un mondo minorenne. A chi c'è, a chi mi vuol sentire una proposta farò: voglio un mondo un mondo minorenne.