Luna Persa

Max Manfredi
앨범 : Luna Persa

L'inverno e caduto di schianto un bicchiere rotto
Ti comprero le calze a rete nere e gli stivali che hai visto di sotto
Ma adesso mangiati l'hamburger, mi vieni magra come un'acciuga
e tutta roba take away, menu veloce per gente in fuga
Io non ti volevo mica, non ti volevo chiamare Sofia
Figlia di ballerina slava, cosce di rana della Bulgaria
Figlia di una notte clandestina coi blues di Nag Hammadi
La candela nella bottiglia, la voglia di perderti ai dadi
Giocarti col cuoco turco che scommetteva sui cavalli al pub
E si faceva il culo tutto il giorno ad affettare lo shish kebab
O l'impresario idiota che beveva caffe moka
Coltello per tagliar le carte, tagliar la corda, tagliare la coca
E colpire le mosche a mezz'aria, per farti divertire
Ma tu ti ricordi appena, e adesso e ora che si va a dormire
Hai la maglietta sporca di rossetto, vatti a lavare la faccia, Sofia
E smettila di urlare che passa sempre sotto qualche polizia
Le luci son saltate tutte e fuori c'e 'sta luna persa
Cosi diversa dalla luna di neve, te li ricordi i tetti di Anversa
No che non c'e l'acqua calda, Cristo, hai la fronte che scotta
Attenta se cammini scalza che in bagno c'e la bottiglia rotta
Adesso siamo segnalati, dormiamo male e poco
Andiamo a letto quando c'e il black out e andiamo al cesso col coprifuoco
E non mi fido piu di niente e tanto meno dei giornali
Perche la coda del serpente non lascia impronte digitali
E domani si ritorna in viaggio, le istruzioni sono nell'opuscolo
Autostrade di sonno e nebbia dove confondi alba e crepuscolo
E ti svegli all'improvviso con un clacson che grida
Lui grida e tu stavi sognando, cosa sognavi sul posto di guida
Sognavi d'essere in una metropoli coi documenti pronti domani
E una pizzeria Bella Napoli gestita da profughi afgani
Tu col bambolotto a passare la dogana
Il tuo peluche con il pancino pieno di segatura e di canapa indiana
E domani e un altro business e tutti i business fanno male
Perche le macchie di detersivo si cullano verso il mare
Si ma questa pensione di merda e quest'odore di lavanderia
E questa musica andata a male su tutti i taksi della Turchia
Albe ne ho viste tante adesso butta il fumetto e spegni
C'era tua madre passo pesante perche inciampava negli ultimi sogni
Erano loro che andavano via, lenti come gli assicuratori
Andavan giu con la marea, bassa marea degli ascensori
E un assegno sotto il piumone e odor di sigari nella stanza
E la finestra aperta sulla neve, per fare aria, aria e lontananza
C'era la pioggia nelle stazioni, nelle stazioni di tutto il mondo
C'era il salino nella valigia, nella valigia col doppiofondo
Vendevo spazzole elettriche che servivano da vibratori
Per le signore con il fuoco dentro, innamorate degli accessori
Giravo citta di confine piene di luci sul lungofiume
I battelli con le orchestrine, il porto nafta e schiume
Io coi piazzisti, io nei bar del molo
E i gabbiani che stavano urlando Un uomo in mare, un uomo solo
Quando non riesci piu a vendere fumo perche ti cadono le parole
Quando ti cadono come d'autunno, come d'autunno le donne sole
Come tua madre che ballava nel fumo del night
E il grassone col tight che la voleva vestita da schiava
Tua madre in una bisca, sola e nuda come un'allegoria
E tu vestita da odalisca che ci facevi la fotografia
E il grassone con gli anelli che ti faceva i complimenti
Le passava gli alimenti e una mano nei capelli
Ma l'altro ieri quell'organetto ma cosa ti sei fermata a sentire
Potevamo guadagnare tempo tempo ora che tutto e li li per finire
Perche suonava della roba triste, faceva freddo e caldo come a Natale
Il tuo collare falso d'ametiste sotto le reti dell'impianto stradale
Che si spegnevano poco per volta, col coprifuoco, com'e regolare
Che sopravvivere e proibito perche qualcuno si puo fare male
Puo scivolare in mezzo agli odori dei ristoranti internazionali
Spaghetti al sugo, pollo tandoori, menu cinesi avvolti nei giornali
E giornali, e giornali sopra i vetri, sopra i vetri della stanza
Tu che li leggi con gli occhiali neri aspettando la Grande Ignoranza
E la luna non la vedi, i cani l'han lasciata al buio
Non vedi dove metti i piedi fra un autoblindo e un colpo di rasoio
E luci parassite di satelliti privati
E ogni volta che cade un uomo si rialzano i mercati
Adesso che tutto e spento, spegni anche tu la candela
Non funziona il riscaldamento, vienimi addosso che qui si gela
Le pulci saltano nella pensione, nel golpe delle notti
Saltano al cielo come i botti che festeggiano l'iniziazione
O che festeggiano la fine di una citta che va sommersa
Tra i frantumi delle vetrine, e questa luna, luna, luna persa, luna persa
Luna persa, persa, persa

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